Ciao, ti va di presentarti e raccontarci qualcosa di te?

Certo, sono Marina, ho 54 anni. Mi piace fare tante cose nel mio tempo libero, ma se dovessi scegliere un hobby direi che mi piace tanto leggere. Poi sono molto appassionata del mio lavoro, a cui dedico tempo e dedizione.
Oltre a questo, sono nonna di un nipotino di 3 anni! Alla mia età sto riscoprendo con lui il mio lato giocoso e mi sto riappropriando di quel tempo e di quel gioco che non ho potuto dedicare a mia figlia. Quando è nata lavoravo e a quel tempo la maternità era un ostacolo; quindi, conciliare la bambina con il lavoro è stato molto difficile. Sono tornata in ufficio quando ha compiuto 3 mesi e mi sono persa la sua crescita, i primi passi, le prime parole. Oggi forse i tempi sono un po’ cambiati. In ogni caso il mio nipotino mi sta restituendo tutte queste cose e mi diverto a fare la nonna. Pensa che a 54 anni mi sono ritrovata a fare i lego!  

Da quanto lavori in Cooperativa Triveneta?

Lavoro in Cooperativa Triveneta da circa due anni. Sono entrata come impiegata e, dopo un percorso di crescita, sono ad oggi la Responsabile Amministrativa.  

Di che cosa ti occupi nello specifico?

Mi occupo di amministrazione e finanza, sono la Responsabile Amministrativa. Questo ruolo mi è stato dato di recente ed è stato inaspettato, ma mi ha fatto senz’altro piacere. Diciamo che partendo da una posizione di base come impiegata e facendo molta esperienza, sono felice del punto in cui sono arrivata. Anche se non mi piace dire che sono “arrivata” perché non si arriva mai e soprattutto non si finisce mai di imparare. C’è sempre spazio per crescere e migliorare. Non è detto che dove sono arrivata ora, sia dove mi fermerò.  

 

Nel tuo percorso di crescita, che è stato notevole, hai seguito dei corsi di formazione? E ci sono state persone che ti hanno aiutata?

Come corsi di formazioni non ne ho fatti tantissimi, infatti è sicuramente un aspetto che stiamo implementando, affinché ci siano più ore e percorsi formativi disponibili. In ogni caso la passione per il mio lavoro mi ha sempre spinta ad aggiornarmi, rimanere informata e migliorare. E poi si, c’è la collaborazione con le mie colleghe che mi ha aiutato a crescere. C’è quel rapporto del “dove non arrivo io, arrivi tu” e viceversa, che permette un grande scambio di informazioni, di esperienza e permette di crescere insieme, imparando anche a fare cose nuove.  

Quindi si può dire che è stato il gruppo ad aiutarti nella tua formazione e nello sviluppo del tuo percorso?

Si esatto. Poi per me è stato d’impatto perché nelle esperienze lavorative precedenti lavoravo da sola e qui mi sono trovata a collaborare con molte persone. Poi il gruppo è cambiato nel tempo e ora mi sento in una fase nuova, dove non solo collaboro e scambio informazioni, ma soprattutto trasmetto quello che ho imparato nella mia esperienza alle persone nuove che arrivano.  

 

Cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Potrei dirti che mi piace tutto. Amo lavorare con i numeri. Anche se forse le cose che mi piacciono di più sono le cose più complicate, gli imprevisti che diventano delle sfide e che mi danno lo stimolo per mettermi alla prova. Quello che mi piace del mio lavoro è proprio che stimola la mia determinazione.  

 

C'è un consiglio che ti sentiresti di dare a chi sta pensando di iniziare a lavorare qui?

Il consiglio che darei, a qualunque persona, è di credere nelle proprie potenzialità e credere che esiste un posto, come Cooperativa Triveneta, che ti dà la possibilità di inserirti in un ambiente accogliente. Mi immagino tante persone con difficoltà che spesso fanno fatica ad approcciarsi al mondo del lavoro per paura del rifiuto e si precludono tante strade. Ma il bello della nostra Cooperativa è che non sottolinea le difficoltà ma valorizza i pregi di ogni persona. Qui siamo un gruppo che lavora con un obiettivo comune.  

Che cosa rappresenta per te Cooperativa Triveneta?

Per me è come una seconda famiglia. Nonostante io sia una persona un po’ introversa e non molto espansiva, in questo gruppo mi sono sempre sentita accolta ed ascoltata. Qui c’è cooperazione e non competizione, come in una vera famiglia. Tutti gli obiettivi vengono raggiunti insieme. Sicuramente è un ambiente che ti dà possibilità di dialogo, dove ogni persona indipendentemente dal proprio ruolo ha lo stesso diritto di parlare e di essere ascoltato.