Ciao, vorrei iniziare chiedendoti di presentarti.

Sì, allora io sono Maria Rosa, per molti semplicemente Rosa. Ho 64 anni, sono sposata e ho due meravigliosi figli. Sono iscritta alle categorie protette perché all'età di quarant'anni mi è stata diagnosticata una patologia autoimmune, che mi ha reso invalida. Ho sofferto parecchio a causa di questa situazione, soprattutto emotivamente, perché ho perso il lavoro. Successivamente l'ho ritrovato, ma in modo precario e saltuario. Insomma, ho fatto una discreta fatica. Mi occupo di giardinaggio, sarebbe meglio dire terrazzaggio perché non ho un giardino, ma un terrazzo. Questo hobby mi piace molto, insieme alla sartoria. Mi piace cucire e creare modelli di vestiti.

Quindi realizzi vestiti?

Faccio i cartamodelli e poi li realizzo. Sono vestiti femminili, non maschili. E anche mia sorella ha una passione simile.  Anche se ultimamente ho meno tempo per il cucito, perché mio marito ha una pizzeria d'asporto e gli do una mano con la contabilità.

Da quanto tempo lavori per Triveneta?

Sono qui da un paio d'anni.

E di che cosa ti occupi?

Principalmente mi sono occupata di archivio e registrazione fatture. Poi mi sono state affidate le note spese dei dipendenti e la gestione delle contravvenzioni stradali.

Far rispettare le regole è un lavoro complesso, vero?

Esattamente, spesso devo tirare le orecchie ai colleghi e alle colleghe perché far rispettare le normative alla lettera. Mi impegno per svolgere bene le mie attività.

Che cosa ha significato per te entrare in Triveneta?

Ha significato tantissimo. Ho trovato uno scopo e una seconda famiglia. Mi ha risollevato la vita e il morale. Triveneta mi ha dato un'opportunità enorme, per la quale sono molto grata. Ho trovato un ambiente delizioso, con colleghe splendide e un Presidente fantastico. È un ambiente positivo al massimo. Anche se mi è stata offerta la possibilità, ho preferito non aumentare il mio carico di lavoro, dato che già seguo mio marito nella sua attività.

Parliamo delle tue competenze. Avevi già esperienza pregressa quando sei arrivata qui?

Sì, nasco contabile e ho una notevole esperienza in amministrazione. Tuttavia, dopo tanti anni di esclusione dal mercato del lavoro, mi sono dovuta riadattare. Triveneta mi ha dato questa opportunità di reinserimento e per me è stato un percorso più umano che professionale.

Hai avuto dei colleghi/ghe o mentori particolarmente significativi?

Inizialmente ho avuto dei problemi con un collega, ma ora non c'è più. Adesso sto bene con tutti. Le mie colleghe, Monica, il Presidente Alfredo, mi fanno gli scherzi, ridiamo moltissimo e devo dire che c'è davvero un bel rapporto con tutti.

Cosa ti piace del tuo lavoro?

Direi prima di tutto l’ambiente e le mie colleghe. Ho davvero trovato un posto che mi fa stare bene.

Entrare in Triveneta ha avuto un impatto anche nella tua vita personale?

Sì, in famiglia sono tutti contenti perché mi vedono felice. Mio figlio che abita a Londra è tornato tre volte per vedere dove lavoro. Anche gli amici e le amiche sono felici per me, perché parlo molto e sempre bene del mio lavoro.

Che consiglio daresti a qualcuno che vuole iniziare a lavorare in Triveneta?

Sicuramente di inviare un curriculum. Triveneta offre un ambiente di lavoro positivo e inclusivo, quindi direi di buttarsi.

Cosa rappresenta per te la Cooperativa?

Sicurezza economica e un ambiente positivo. È stata una vera miniera d'oro per me.

Grazie mille per la tua testimonianza Maria Rosa.

Grazie a voi.