Ciao, ti va di presentarti e parlarci un po’ di te?

Certo, sono Monica, ormai ho compiuto 60 anni e sono mamma e nonna. Lavoro qui dai primi di gennaio 2023 ed è stato un bell’impatto per me, hodovuto reinventarmi e imparare un nuovo lavoro, in una nuova realtà, con tanti nuovi stimoli. Dei bei cambiamenti per una persona della mia età!

Prima di entrare in Triveneta hai avuto altre esperienze lavorative?

Moltissime e tutte diverse tra loro, ho sempre lavorato per non far mancare nulla ai miei figli. Ho fatto la personal shopper, la venditrice, l’assistente alla poltrona e receptionist in alcuni studi medici, l’addetta alle pulizie, un po’ di tutto davvero. La cosa bella è che alcuni miei clienti che ho incontrato durante il corso della mia vita lavorativa sono ancora miei amici.

Hai qualche hobby?

Non so se si possa definire un hobby, ma a me piace moltissimo ascoltare. Sono una persona molto empatica e mi piace cercare di capire la storia di ognuno, accogliere le persone e dare il mio sostegno in caso di bisogno. Sono anche una persona piuttosto sportiva, mi piace stare nella natura, meditare e passeggiare.

Di cosa ti occupi in Triveneta?

In Triveneta sono la receptionist. Mi occupo di accogliere le persone che arrivano, rispondo al telefono e mi occupo di tutta la parte di documentazione che mi è stata affidata. Ci sono sempre tantissime cose da fare ma cerco di essere sempre disponibile con le persone che vengono da noi. Per me è stata come un’esplosione iniziare a lavorare qui, tante cose nuove da imparare, ma sono contentissima!

Cosa ti piace del tuo lavoro in Triveneta?

Devo dire che mi piace tutto! Diciamo che l’accoglienza è una cosa che sento mia e mi gratifica; quindi, la cosa che preferisco in assoluto è accogliere le persone che arrivano e aiutarle facendo del mio meglio.  

Hai seguito un corso di formazione o hai avuto un supporto da parte di qualche collega?

Certo, c’è stato un percorso di formazione giorno dopo giorno mi ha dato modo di imparare tutte le attività che dovevo portare a termine. Durante tutto il percorso ho sentito il sostegno da parte di tutto il team che mi ha supportata e aiutata.

Lavorare qui ha avuto un impatto sulla tua famiglia e sulle persone che ti stanno vicine?

Chiaramente ho meno tempo di prima, ma tutto questo viene compensato dalla gratificazione che mi dà lavorare qui. Non posso chiedere di meglio, a casa dico sempre che sono molto contenta e sto veramente bene.

Quale consiglio daresti a chi a chi sta pensando di entrare in Triveneta?

Se qualcuno mi chiedesse dei consigli direi sicuramente di non aver paura. Anche a persone meno giovani, come me, che magari vogliono provare a reinventarsi direi di non aver timore e di buttarsi. Questo è un ambiente in cui con calma ti vengono insegnate le cose e piano piano tutti possiamo imparare. Quindi il mio consiglio è di non farsi bloccare dalla paura, perché questo è il posto giusto dove lavorare ed essere contenti.

Come definiresti la Cooperativa?

Per me la Cooperativa è un posto accogliente, che accoglie le persone e le accompagna per mano nel percorso di crescita. Io la vedo come se fosse un quadro con tante persone che, nonostante i problemi che possono sorgere, mantengono il sorriso e portano avanti il proprio lavoro con positività e nel miglior modo possibile.