Io sono Anna, ho 39 anni, sono mamma di due splendidi ragazzi di 8 anni e 12 anni cresciuti con un po' di difficoltà perché da sola, ma con grande gioia.
Io amo ballare, è una mia necessità tanto quanto respirare, amo cantare, ho fatto tanti anni di teatro e tutto ciò che è arte, espressione del corpo mi piace tantissimo. Quindi il mio tempo libero riguarda la condivisione, la creazione e l'espressività artistica. Adoro anche i parchi divertimento. Oltre a questo, insegno ballo, il mio grande amore è la street dance e il ballo caraibico.
Allora sono qui dal 1° luglio 2021 e mi occupo della segreteria tecnica Pest Control. Gestisco tutto ciò che passa da questa segreteria quindi tutte le necessità legate al mondo del Pest Control dall’inizio alla fine: dall'organizzazione degli appalti dei nuovi clienti, all’organizzazione delle squadre, alla progettazione della stagione successiva; lavoro sull'immediato, sul periodico e sulle emergenze.
Non avevo competenze pregresse nel settore, ho imparato grazie ai colleghi, al percorso di formazione e grazie alla mia grande curiosità per le cose nuove, tutto ciò che era una novità ho cercato di farla mia. Prima ho avuto altre esperienze tra le quali un'azienda mia che mi ha insegnato moltissimo a livello di gestione e di praticità e anche l’essere mamma mi ha aiutato a sviluppare abilità di problem solving e concretezza. Le esperienze pregresse mi hanno insegnato ad essere autonoma e a non ragionare per compartimenti stagni.
Assolutamente sì, in primis il Presidente che mi ha dato, e tuttora mi dà, sostegno, grande apertura mentale e moltissime informazioni a livello pratico e a livello umano sulla gestione dei clienti e degli operatori. Ha sempre permesso a me e ai miei colleghi di fare corsi di formazione per integrare le nostre nozioni e le nostre capacità. Ma non è l’unico, ci sono stati Andrea Buja e Marina Fabbris, con la quale abbiamo costruito una grandissima rete iniziale e infine Monica Quintieri che mi ha dato moltissimo per quanto riguarda la gestione delle risorse umane e tutto quello che è l’organizzazione pratica del lavoro, mi ha insegnato a pormi delle domande prima di organizzare le squadre per comprendere e assecondare le necessità di ognuno/a. È stato un grande lavoro di squadra dove il collante è stato, ed è, la voglia di condivisione.
Del mio lavoro considera che non c'è nulla che non mi piace. È un 80% dovuto al clima che si crea tra di noi. Lavoro in una realtà che ti fa svegliare col sorriso, che ti sostiene anche nei momenti critici in cui scadenze e imprevisti ti mettono alla prova, un posto in cui sai che c’è sempre qualcuno su cui contare. Triveneta ti dà esattamente quello che in quel momento ti serve, a livello umano e lavorativo, c’è collaborazione, supporto e quel sorriso in più che ti permette di progredire. Qualsiasi lavoro si porta avanti con grande forza e grande lucidità quindi, ti dico, mi piace tutto e anche quello che mi piace un po' meno so che lo gestirò con qualcuno che mi aiuterà.
Posso dire un sì al cubo? Questo lavoro mi ha portato a una grande crescita personale e professionale. È stata inoltre una crescita meritocratica, cosa non da poco, che mi ha permesso di raggiungere serenità ed equilibrio. Le esperienze lavorative pregresse erano incostanti, con contratti precari dettati dall’incertezza e sinceramente in quegli ambienti non è detto che il tuo lavoro venga riconosciuto mentre io, qui, ho trovato una cosa difficile da trovare: l'aspetto umano. Venendo da una malattia e una realtà familiare difficile per me Triveneta è stata la svolta. Mi ha permesso di fare molte cose a livello personale come trovare una stabilità che prima non avevo e mi ha dato modo di fare dei progetti con i miei figli. Triveneta è stata, ed è, un sostegno morale, quando arrivo a casa non devo scaricare la giornata lavorativa sulla mia famiglia perché ho avuto attorno delle persone che mi hanno aiutata a gestire la progettualità quotidiana. Quando sono a casa il tempo è dedicato interamente ai miei figli. Devo dire che un po' di lavoro me lo porto fuori ma perché con molti colleghi abbiamo stretto rapporti d’amicizia. Lavorare qui ha messo in moto una spirale virtuosa: competenze e riconoscimenti, una rete di persone inestimabili con cui mi confronto quotidianamente e benessere e serenità nella vita privata.
Ho avuto persone alle quali io direttamente ho proposto di entrare in Triveneta perché la ritengo una realtà veramente umana e stabile. So di persone che hanno problemi di contratti, problemi di legati alle relazioni con colleghi e titolari e so per esperienza che dove c’è malessere c'è instabilità. Io ho avuto una grandissima trasformazione qui, a qualcuno che si sta affacciando alla Cooperativa direi: “manda il curriculum subito!”
Ti direi un po' tutto quello che ho detto finora, ma se lo volessimo riassumere direi: stabilità, equilibrio, futuro.